venerdì 8 maggio 2015

«Mai più crimini contro i minori»

Mai più crimini contro i minori nella Chiesa. Lo afferma Papa Francesco nel documento autografo (chirografo) con cui ha istituito, il 22 marzo dell’anno scorso, la Commissione per la tutela dei minori. Oggi è stato pubblicato il documento pontificio insieme allo Statuto della Commissione approvato, ad experimentum per tre anni, dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin per mandato di Papa Francesco. 

Occorre “realizzare tutto quanto è possibile – afferma Papa Francesco - per assicurare che crimini come quelli accaduti” contro i minori “non abbiano più a ripetersi nella Chiesa”. “Ai miei collaboratori – scrive nel chirografo - chiedo tutto l’impegno possibile affinché mi aiutino a rispondere alle esigenze di questi piccoli”. 

Sottolineando il fatto che in questo modo ha deciso di continuare l’opera dei suoi predecessori, il Papa rileva che scopo della Commissione è quello di promuovere, unitamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede, la responsabilità delle Chiese particolari per la protezione di tutti i minori e degli adulti vulnerabili”. In questo senso, la Commissione collaborerà “con quanti individualmente o in forma organizzata perseguono il medesimo obiettivo”.

Il Pontefice ricorda quindi i “dolorosi fatti” che “hanno imposto un profondo esame di coscienza da parte della Chiesa” e che, “insieme con la richiesta di perdono alle vittime e alla società per il male causato, hanno portato ad avviare con fermezza iniziative di vario genere nell’intento di riparare il danno, fare giustizia e prevenire, con tutti i mezzi possibili, il ripetersi di episodi simili in futuro”.

“L’effettiva tutela dei minori (Minorum tutela actuosa) e l’impegno per garantire loro lo sviluppo umano e spirituale consono alla dignità della persona umana – si legge ancora nel chirografo - fanno parte integrante del messaggio evangelico che la Chiesa e tutti i suoi membri sono chiamati a diffondere nel mondo”. Con la pubblicazione dello Statuto, la Commissione entra nella sua piena operatività. 

(Sergio Centofanti, Radio Vaticana)

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