giovedì 31 dicembre 2015

Il 2015 di Papa Francesco: la freschezza del Vangelo che tocca i cuori
L'affetto dei fedeli per Papa Francesco - ANSA
Anche il 2015 è stato un anno molto intenso per Papa Francesco: viaggi in tutti continenti, eccetto l’Oceania, il Sinodo sulla famiglia, l’apertura dell’Anno della Misericordia, l’Enciclica Laudato si’, la riforma della Curia che va avanti, le Messe a Santa Marta e poi lo scandalo di Vatileaks 2, sono solo alcuni elementi che hanno caratterizzato l’anno del Papa. Per un bilancio di questo 2015 ascoltiamo il servizio di Sergio Centofanti:

Il protagonista è lo Spirito Santo
La freschezza del Vangelo: ecco cosa si sente nelle parole di Papa Francesco. E’ il Vangelo di Gesù che tocca il cuore ma disorienta, scandalizza, spinge gli sguardi oltre i nostri piccoli orizzonti. Noi cerchiamo sicurezze, tane, nidi. Invece, lo Spirito ci muove, ci mette in cammino, non ci lascia quieti, ci fa uscire. Il protagonista è lo Spirito Santo, ricorda Papa Francesco, e così è stato anche quest’anno. E’ Lui l’anima della riforma della Chiesa che resta sempre da riformare. E lo Spirito – osserva il Papa – “scombussola”, provoca resistenze, soprattutto in chi vuole trasformare il Vangelo in sentenza di condanna, nascondendosi perfino dietro gli insegnamenti della Chiesa:

“Il Vangelo rimane per la Chiesa la fonte viva di eterna novità, contro chi vuole ‘indottrinarlo’ in pietre morte da scagliare contro gli altri (…) I veri difensori della dottrina non sono quelli che difendono la lettera ma lo spirito; non le idee ma l’uomo; non le formule ma la gratuità dell’amore di Dio e del suo perdono. Ciò non significa in alcun modo diminuire l’importanza delle formule: sono necessarie; l’importanza delle leggi e dei comandamenti divini, ma esaltare la grandezza del vero Dio, che non ci tratta secondo i nostri meriti e nemmeno secondo le nostre opere, ma unicamente secondo la generosità illimitata della sua Misericordia”. (Discorso a conclusione del Sinodo sulla famiglia, 24 ottobre 2015)

Annunciare la misericordia di Dio, non distribuire anatemi
Il Papa chiede una Chiesa dalle porte aperte, non una dogana, perché possa accogliere e perché Gesù possa uscire verso il mondo, verso chi è ferito, per annunciare a tutti il Vangelo della gioia:

“Il primo dovere della Chiesa non è quello di distribuire condanne o anatemi, ma è quello di proclamare la misericordia di Dio, di chiamare alla conversione e di condurre tutti gli uomini alla salvezza del Signore”. (Discorso a conclusione del Sinodo sulla famiglia, 24 ottobre 2015)

Dio non condanna
E’ necessario – ribadisce il Papa – abbandonare uno stile difensivo e negativo, quella rigidità clericale che fa tanto male, senza cadere nel relativismo, ma ricordando che Dio è Amore:

“Dio non può non amare! E questa è la nostra sicurezza. Io posso rifiutare quell’amore, posso rifiutare come ha rifiutato il buon ladrone, fino alla fine della sua vita. Ma lì lo aspettava quell’amore … aspetta, non condanna … Perché? Perché ama!”. (Omelia a Santa Marta, 29 ottobre 2015)

Docili alla libertà dell'Amore
Il Vangelo non è dolciastro: è dolce e forte. E il Papa usa spesso parole forti: la corruzione puzza, la Chiesa non adori santa tangente, la teoria del gender è uno sbaglio della mente umana, il pensiero unico distrugge l’identità cristiana, custodire il creato non è dei verdi ma dei cristiani, Gesù include mentre i farisei chiudono le porte, la Chiesa sia Madre e non un’associazione rigida, di fronte ai tanti cristiani perseguitati ancora oggi c’è un vergognoso e complice silenzio di tante potenze. Dio - afferma il Papa - è la vera grande bellezza, tutto il resto tramonta. Allora si scopre che il Vangelo è davvero buona notizia. Perché la nostra durezza di cuore può essere vinta, non dai nostri sforzi, ma da chi è il protagonista, lo Spirito Santo:

“Tu puoi fare mille corsi di catechesi, mille corsi di spiritualità, mille corsi di yoga, zen e tutte queste cose. Ma tutto questo non sarà mai capace di darti la libertà di figlio. Soltanto è lo Spirito Santo che muove il tuo cuore per dire ‘Padre’. Soltanto lo Spirito Santo è capace di scacciare, di rompere questa durezza del cuore e fare un cuore… morbido?… Non so, non mi piace la parola… ‘docile’. Docile al Signore. Docile alla libertà dell’amore”. (Omelia a Santa Marta, 9 gennaio 2015)

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