mercoledì 6 gennaio 2016

Card. Bagnasco: nessun muro potrà fermare i migranti
Il cardinale Angelo Bagnasco - ANSA

“Non c’è muro che possa fermare questa marcia" dei popoli "dal sud verso il nord del mondo o della moltitudine di poveri, di coloro che vivono drammi di guerra e di violenza, di persecuzione per la fede, verso Paesi che si spera possano offrire un domani migliore e una libertà più vera". Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, a margine della Messa per l’Epifania celebrata nella cattedrale della sua città. "Non possiamo pensare di fermare la marcia dei popoli soprattutto dal Sud verso il Nord del mondo”, ha sottolineato riferendosi alla decisione di alcuni Paesi europei di ripristinare i controlli alle proprie frontiere, in deroga al trattato di Schengen, che l’Europa sta discutendo in queste ore a Bruxelles.


Occidentali vittime del proprio individualismo
Durante l’omelia, il porporato è tornato ad ammonire contro la tendenza del mondo occidentale di essere troppo preso dall'individualismo: “Noi occidentali siamo ipersensibili alla nostra libertà, alla nostra autonomia e alla nostra indipendenza – ha detto – così catturati dal nostro io individuale, che abbiamo il timore di ogni ingerenza altrui, di qualunque ingerenza, di ogni intromissione di ogni parola che ci indichi la via da percorrere”. “Ogni parola indicativa, non certo impositiva, crea d'istinto nell’uomo moderno occidentale una chiusura, un rifiuto, un’allergia, e questo – ha concluso – è un meccanismo diffuso anche tra noi credenti”. (R.B.)

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