lunedì 1 agosto 2016

Gmg2016
Il Papa saluta Cracovia. Gmg 2019 a Panama 

Riccardo Maccioni, inviato a Cracovia 31 luglio 2016
Riccardo Maccioni, inviato a Cracovia 31 luglio 2016
Francesco Zanotti 31 luglio 2016
Stefania Falasca, inviata a Cracovia 30 luglio 2016
Mimmo Muolo, inviato a Cracovia 30 luglio 2016
Francesco Zanotti 30 luglio 2016
Daniela Pozzoli 30 luglio 2016
Ilaria Solaini 30 luglio 2016
Antnella Mariani, inviata a Cracovia 30 luglio 2016
Stefania Falasca 30 luglio 2016
Massimiliano Castellani 30 luglio 2016
Ilaria Solaini 30 luglio 2016
Riccardo Maccioni 30 luglio 2016
Lucia Capuzzi 29 luglio 2016
29 luglio 2016
Vincenzo Grienti 29 luglio 2016
Riccardo Maccioni 29 luglio 2016
Ilaria Solaini 29 luglio 2016
Mimmo Muolo, inviato a Cracovia 29 luglio 2016
Stefania Falasca 29 luglio 2016
29 luglio 2016
Daniela Pozzoli, inviata a Cracovia 29 luglio 2016
Stefania Falasca 28 luglio 2016
Antonella Mariani, inviata a Cracovia 28 luglio 2016
Stefania Falasca 28 luglio 2016
Mimmo Muolo, inviato a Cracovia 28 luglio 2016
Stefania Falasca 28 luglio 2016
Ilaria Solaini 28 luglio 2016
Mimmo Muolo 27 luglio 2016
Mimmo Muolo 27 luglio 2016
Angelo Bagnasco 27 luglio 2016
Mimmo Muolo 27 luglio 2016
Antonella Mariani, inviata a Cracovia 27 luglio 2016
Ilaria Solaini 27 luglio 2016
Francesco Zanotti, testi e foto 27 luglio 2016
Umberto Folena 27 luglio 2016
Riccardo Maccioni 26 luglio 2016
26 luglio 2016
Daniela Pozzoli, inviata a Cracovia 25 luglio 2016
Umberto Folena 25 luglio 2016
26 luglio 2016
Antonella Mariani, inviata a Cracovia 25 luglio 2016
Francesco Zanotti 25 luglio 2016
Antnella Mariani, inviata a Cracovia 25 luglio 2016
Francesco Ognibene 24 luglio 2016
Francesco Ognibene 24 luglio 2016
23 luglio 2016
Umberto Folena 22 luglio 2016

“Gesù ci chiama per nome”, “Dio ci ama così come siamo”. E’ un invito a essere protagonisti della propria vita, a sognare secondo Gesù, a non aver paura di dire sì al Signore, il filo rosso dell’omelia del Papa durante la Messa di chiusura della Gmg di Cracovia, seguita secondo i dati comunicati dalle autorità da oltre 1,5 milioni di giovani. 

Nel Campus Misericordiae, Francesco, commentando l’episodio evangelico di Zaccheo, mette in guardia i giovani dai rischi dello scoraggiamento, del pensare in piccolo, del considerarsi meno di quel che sono. Soprattutto li invita a non temere “la folla mormorante” che “potrebbe ridere di voi perché credete nella forza mite della misericordia”, che “potrebbe giudicarvi dei sognatori perché credete in una nuova umanità, che non accetta l’odio tra i popoli, non vede confini dei Paesi come delle barriere”.
Pericoli da conoscere, da affrontare senza paura di dire sì a Dio, un Dio vicino, che “ci invita al coraggio vero”. Ma voi, aggiunge il Pontefice “non lasciatevi anestetizzare l’anima”, non fermatevi alla superficie delle cose e diffidate dalle liturgie mondane dell’apparire”, cercate la connessione più stabile: “Quella di un cuore che vede e trasmette il bene senza stancarsi”. 

L’impegno affidato ai giovani allora è quello di essere costruttori di una nuova umanità, lottando per il bene in quanto bene, senza aspettare di sentirsi dire bravi. La Gmg allora “comincia oggi e continua domani a casa perché è lì che Gesù vuole incontrarti d’ora in poi”. 

Una curiosità significativa: la preghiera dei fedeli per i cristiani perseguitati viene recitata in cinese.

Il regalo della Gmg a Cracovia: le case Caritas
Questa mattina, lasciato l'arcivescovado, Papa Francesco si è trasferito in auto al Campus Misericordiae di Cracovia, predisposto per ospitare i due eventi conclusivi della Gmg 2016: la Vegia di sabato sera e la Messa. In quest'area sono state realizzate due strutture, che resteranno a ricordo dell'evento come segno tangibile di misericordia: una Casa diurna per anziani e un Centro Caritas denominato Il pane della Misericordià. Accolto dal sindaco di Wieliczka, nel cui territorio si trova il Campus, e dal direttore della Caritas diocesana, il Papa è stato accompagnato all'ingresso di una delle due case destinate all'accoglienza di poveri e anziani in difficoltà. Qui ha benedetto i presenti, i locali e una statua della Madonna di Loreto. Dopo la benedizione delle case della Caritas, Bergoglio ha compiuto sulla vettura panoramica un lungo giro in tutta l'area del Campus Misericordiae.


Riccrdo Maccioni e Antonella Mariani da Cracovia

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